Appassionati di tecnologia e videogame e futuri programmatori, questo appuntamento è per voi. Avete, infatti, la possibilità di imparare come si programma un semplice gioco. Da non credere, vero. Eppure è l'idea che hanno avuto avuto quattro associazioni catanesi (APS Palestra per la mente, Fare Nostrum, Katane Labe, Hackspace) che si sono unite lanciando il ciclo di laboratori formativi CoderDojo etneo nell'obiettivo di condensare competenze e conoscenze in un’occasione di incontro mensile per bambini e ragazzi (dai 5 ai 14 anni) appassionati di tecnologia.
Ma di cosa si tratta, nel dettaglio? "L'idea che abbiamo sposato - spiega Alessio Vasta di CoderDojo etneo - è quella di un laboratorio gratuito rivolto a ragazze/i ideato in Irlanda 2 anni fa che oggi conta oltre 600 club attivi nel mondo e 30 in Italia. Il movimento no-profit internazionale è supportato dalla CoderDojo Foundation che ne promuove lo sviluppo e fa da coordinamento alla rete dei Dojo (durante l'anno vengono promossi la DojoCon e i Coolest Project Awards)".
"I laboratori - continua Vasta -
prevedono il coinvolgimento dei genitori nell’utilizzo di strumenti
hardware e software accanto ai figli, l’interazione ludica rende
possibile il reciproco apprendimento sull’utilizzo responsabile dei
contenuti internet e degli applicativi software".
Il ciclo di laboratori formativi gratuiti è partito a gennaio e ha una cadenza mensile in differenti sedi a Catania e nell'hinterland. Indispensabile il ruolo dei mentors, ovvero i facilitatori (il gruppo operativo ne conta circa 20 che, coordinati da Carlo Puglisi e Luca Zagarella si alternano fra l’attività didattica preparatoria e l’attività di mentorship).
Focus didattico dell'incontro è la diffusione del Coding attraverso l'utilizzo del programma scratch e della piattaforma code.org, strumenti individuati a livello ministeriale come best practice per l'insegnamento di questa disciplina fra i giovanissimi. "Gli incontri durano circa 3 ore - sottolinea Vasta -. Durante la prima parte un mentor spiegherà ai bambini come realizzare un semplice programma. L'approccio del learning by doing assicura un grande coinvolgimento sia dei giovani alunni sia dei genitori che vengono chiamati dai figli a verificare i loro progressi. Dopo una pausa merenda i bambini saranno liberi di personalizzare il loro gioco o crearne un altro sulla base di quanto imparato. L'unica regola esplicita è riassunta dal motto ufficiale “Prima di tutto, sii in gamba. Fare il bullo, mentire e far perdere tempo agli altri non è da persone in gamba”.